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Le origini del Tai Chi Chuan sono celate nella storia e nella mitologia. Una leggenda sostiene che il mitico monaco taoista cinese Zhān Sānfēng, la cui nascita viene fatta risalire convenzionalmente al 960, 1247 o al 1279, sia stato colui che ha ideato il concetto delle arti marziali interne e che ha creato l’Arte marziale a cui in seguito sarebbe stato dato il nome di Tai Chi Chuan.

Secondo la leggenda Zhān Sānfēng viveva in Cina al tempio di Shaolin quando un giorno, recatosi sul Monte Wudang, gli accadde di osservare un uccello che aggrediva un serpente; il monaco fu grandemente colpito dalle tecniche di difesa del serpente che rimaneva immobile e vigile di fronte ai violenti attacchi dell’uccello e grazie alla sua flessibilità riusciva a seguire i movimenti dell’attaccante e schivare ogni assalto sino a quando fece un balzo e morse in modo fatale il proprio avversario.

Ciò Ispirò a Zhān Sānfēng una serie di 72 movimenti di Tai Chi Chuan.

La filosofia del monaco taoista e gli insegna­menti del Monte Wudang furono tramandati per molte generazioni, non si possono però rinvenire documenti storici verificabili sulla nascita del Tai Chi Chuan sino a circa 300 anni fa. Questi primi documenti indicano che il Tai Chi Chuan può essere collegato a Chenjiagou, un piccolo villaggio cinese dove risiedeva la Famiglia Chen che praticava un tipo di combattimento molto efficacie a cui sarebbe poi stato dato il nome di Tai Chi Chuan stile Chen ed è da quel tipo di Arte marziale che sarebbero poi derivati i vari stili di Tai Chi Chuan che, soggetti a continui mutamenti, conosciamo oggi e molte altre Arti marziali.

Il Tai chi Chuan è l’Arte marziale del mutamento Yin-Yang, questa teoria deriva da quello che è ritenuto il primo dei testi classici cinesi, l’Yi-Ching o Classico dei mutamenti. L’Yi Ching a cui la tradizione attribuisce la nascita intorno al 1000 a.C., è considerato il libro della saggezza, è utilizzato a livello popolare a scopo divinatorio o di oracolo ed è usato dagli studiosi per approfondire e spiegare aspetti matematici, filosofici e fisici. E’ strutturato da due sezioni composte in periodi diversi ma considerati una unica opera. La prima sezione, denominata “classico”, è formata da sessantaquattro esagrammi (ognuno composto da due trigrammi) così denominati perchè formati da combinazioni composte da linee intere (⚊) e/o da linee spezzate (⚋). I due tipi di linee intere o spezzate, rappresentano la dualità di base della metafisica cinese: la linea spezzata corrisponde allo yin, la linea intera allo yang. Prendendo 2 linee alla volta ci sono 2×2 = 4 possibilità di combinarle formando i cosiddetti digrammi e 2x2x2 = 8 possibilità di formare trigrammi ed è dalla combinazione di tali linee negli otto trigrammi che discendono i 64 esagrammi, ognuno recante un nome specifico, costituito prevalentemente da un solo carattere cinese. Ogni esagramma a sua volta è seguito da una frase o sentenza e poi da sei ulteriori sentenze: una per ogni singola linea dell’esagramma che compongono la seconda sezione denominata “commentario”.

Gli otto trigrammi sono spesso raffigurati dal Bagua, il cui significato in cinese è otto numeri, questo è generalmente rappresentato dal TaiChiTu (il famoso simbolo bianco e nero che rappresenta il concetto di yin e yang e le relazioni dei due principi in opposizione) centrale, contornato dagli otto trigrammi dell’I Ching allineati ciascuno ad un punto cardinale, che forma un perfetto ottagono. Le linee che costituiscono i trigrammi sono, come precedentemente detto, di due tipi:

Linee intere: rappresentanti la polarità positiva, Yang.
Linee spezzate: rappresentanti la polarità negativa, Yin.

I trigrammi hanno moltissimi significati, ma si può dire che generalmente simboleggiano i flussi di energia che attraversano l’universo e possono condizionare la vita umana, sono costituiti ognuno da tre di queste linee, assemblate in otto diverse combinazioni. Ciascun trigramma può essere inoltre combinato con ognuno degli altri, dando origine a sessantaquattro gruppi da sei linee, cioè i sessantaquattro esagrammi. Questi sessantaquattro esagrammi costituiscono le basi del libro cinese Yi Ching o Classico del mutamento.

Ci sono due modalità antiche per rappresentare gli otto trigrammi, una chiamata del “cielo anteriore” o “disposizione primaria” ed una detta del “Cielo posteriore” o “disposizione del mondo interiore”.

Secondo la tipica visione orientale per cui l’Uomo è stato posto quale tramite fra la Terra ed il Cielo:

la linea inferiore è collegata alla Terra, ai suoi fenomeni e alle sue situazioni e quindi agli aspetti più fisici e materiali
quella centrale si riferisce all’Uomo, alle relazioni ed alla società o contesto
quella superiore è collegata al Cielo, ai suoi fenomeni, alle idee ed alla spiritualità

L’interazione costante fra Yin e Yang nell’infinità delle sue manifestazioni genera la vita e quindi tutti i cicli naturali che si sviluppano secondo la sequenza dei trigrammi.

L’Yi Ching contiene anche la prima rappresentazione del codice binario, oggi alla base di tutta l’informatica; gli esagrammi, dando valore “0” alle linee spezzate e valore “1” alle linee intere, rappresentano, tutti i numeri da 0 a 63 in codice binario. Partendo dall’esagramma formato da 6 linee spezzate ( di solito posto in basso) corrispondente al codice 000000 ed andando in senso antiorario, vengono trovati tutti i numeri, sempre in codice binario, fino al numero 31 e poi “scendendo sulla sinistra dello Zero ed andando in senso orario vengono trovati, esattamente in ordine del codice Binario, tutti i numeri che vanno da 32 a 63.

Un’altra singolarità è che tracciando un percorso da 0 a 63 otterremmo una rappresentazione grafica del TaiChi Tu, ovvero del simbolo della rappresentazione grafica Yin-Yang.

L’Yi-Ching ha anche ispirato Carl Gustav Jung nel suo studio sulle sincronicità.

Ogni manifestazione dell’energia nel pensiero cinese si manifesta nella teoria dei cinque elementi: Legno, Fuoco, Metallo, Terra, Acqua. La teoria prevede che essi influiscano sulla vita dell’uomo: sia esternamente, attraverso il clima e l’ambiente,sia internamente, attraverso i processi chimici che avvengono dentro al corpo.

I cinque elementi si alimentano, controllano ed equilibrano vicendevolmente, sono interconnessi tra loro da una relazione in cui un elemento controlla l’altro (ciclo di controllo)

Il Legno controlla la Terra perché le radici danno stabilità e solidità alla Terra, la ricopre e se ne nutre ma un eccesso di Legno rende la Terra sterile;
La Terra controlla e contiene l’Acqua perché l’argina e l’assorbe;
L’Acqua controlla il Fuoco perché lo spegne;
Il Fuoco controlla e domina il Metallo, fondendolo;
Il Metallo domina e controlla il Legno perché lo taglia e una presenza eccessiva di Metallo inibisce la crescita del Legno.
oppure genera l’altro (ciclo di generazione):

Il Legno origina e alimenta il Fuoco;
Il Fuoco genera la Terra attraverso la combustione del Legno;
La Terra depositandosi e tasformandosi genera il Metallo;
Il Metallo genera l’Acqua così come la lava vulcanica forma vapore acqueo prima di solidificarsi e metallizzarsi oppure il metallo sciogliendosi col calore si liquefà.
L’Acqua alimenta il legno

Ogni elemento è correlato ad altre caratteristiche come direzioni, sapori, colori, emozioni, organi e visceri, stagioni, climi, stadi di sviluppo, pianeti, animali, organi di senso, suoni, ecc. e quindi, secondo la cultura e filosofia cinese, ogni aspetto dell’esistenza è relazionato ed interdipendente agli altri. Ogni cosa si alimenta, controlla ed equilibra vicendevolmente, Ogni cosa è tutto, tutto è Uno.

Come dice il GM Yang Jun, sesta generazione, quinto Caposcuola della famiglia Yang, non dobbiamo conoscere la medicina tradizionale cinese per fare Tai Chi Chuan ma il Tai Chi Chuan è sempre correlato alla medicina tradizionale cinese.

I movimenti del Tai Chi Chuan sono costituiti da due aspetti energetici unificati in un unico impulso. Una energia è quella “esterna”, che ha una direzione dal basso verso l’alto, provene dalla terra, dalla radice, che sono i nostri piedi, esplode nelle gambe, viene controllata e distribuita dalla “vita” (nello stile Yang tradizionale si parla di circolarità, in altri stili si usano altri termini, come ad esempio nello stile Chen dove si parla di forza spirale ma il concetto è sostanzialmente molto simile) e si manifesta negli arti e nelle dita (in realtà nella parte corporea dove viene ad essere manifestata l’energia), questo tipo di energia è guidata dalla vita e dai suoi movimenti. La seconda energia proviene dal Dantian inferiore ed è guidata dalla mente. Il Dantian inferiore, letteralmente “campo (Tian) di cinabro (Dan)”, è nella fisiologia della Medicina tradizionale cinese, il luogo nel corpo dove il Qi (difficilmente traducibile ma solitamente inteso come Energia vitale) viene conservato, accumulato e dal quale poi si irradia nel corpo attraverso i meridiani energetici.

Quando le due energie sono unificate, cioè diventano un unico impulso, è la mente, l’intenzione, che guida. In pratica l’intenzione muove l’energia e questa muove il corpo. Essendo il corpo messo in movimento dall’energia (Qi) che percorre i meridiani e quindi gli organi ed i visceri, anche attraverso la teoria dei 5 elementi e le relative relazioni, il Tai Chi Chuan, mediante lo scorrimmento continuo del flusso energetico, diventa una pratica riequilibrante, salutare e strettamente connessa alla medicina tradizionale cinese.

L’esistenza dei meridiani energetici, anche in occidente è stata riconosciuta a livello scientifico, molteplici studi dimostrano la validità della pratica del Tai Chi Chuan a livello terapeutico e l’utilità per il benessere ed il mantenimento della salute.

(riferimenti tratti da : “The combinatorial basis of the ‘I Ching’, the Chinese book of divination and wisdom”, Scientific American 230, gennaio 1974 estratto da I Ching, Numerologia Orientale e Feng Shui di Valter Vico)

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