La postura è una delle manifestazioni di sè.
La postura è l’atteggiamento abituale di un individuo determinato dalla contrazione di gruppi di muscoli scheletrici che si oppongono alla gravità; la postura è uno dei modi con i quali l’individuo comunica con l’ambiente esterno. In altre parole è l’adattamento personalizzato di ogni individuo all’ambiente fisico, psichico ed emozionale.
L’attività posturale di un muscolo è dipendente dal suo tono (detto tono muscolare o posturale), in quanto con il suo stato di contrazione lieve e continua il muscolo è capace di assicurare una determinata posizione del corpo nello spazio e quella di una specifica parte del corpo rispetto al resto.
Secondo la teoria dei meridiani, uno dei paradigmi fondamentali della Medicina cinese è che il tono muscolare è controllato dai Meridiani Tendino-Muscolari (vedi Yi Jing Jin); nei Meridiani tendino-Muscolari scorre l’energia difensiva (Wei Qi), che è una energia di sopravvivenza, istintuale ed in relazione con l’inconscio e con i riflessi neurologici.
Dal punto di vista emotivo i Meridiani Tendino-Muscolari sono in relazione alle sensazioni (in cinese Kan), diffuse nel corpo ma non razionalmente classificabili e caratterizzate dalla loro indeterminatezza.
Le Kan sono una sorta di stato d’animo che non si collega ad un evento o ad una condizione specifica riconosciuta come fattore causale determinante. Di conseguenza i piccoli stimoli costanti che riceviamo dalla società e dalla famiglia, soprattutto nelle fasi dello sviluppo, entrano in contatto con noi a livello dell’Energia difensiva (Wei Qi).
Se la componente emotiva di questi stimoli non è correttamente elaborata ed accettata resta a livello inconscio e sedimenta nei Meridiani Tendino-Muscolari determinando l’atteggiamento posturale. Molto spesso si acquisisce una struttura, una corazza, idonea a difenderci in modo automatico da ciò che viene percepito come pericolo, ma che dall’altra parte limita (e/o condiziona) la nostra possibilità di “normale” comunicazione con l’esterno. Tutto ciò si traduce nell’acquisizione da parte dell’individuo di una determinata postura, la quale diventerà la nostra maschera ed è con essa che ci muoviamo nel mondo.
La pratica corretta e costante di discipline come il Qi Gong o il Tai Chi Chuan, permette di correggere erronei atteggiamenti posturali già esistenti o che potrebbero presentarsi ed evolvere in problematiche che potranno manifestarsi in futuro consentendo di agire prima della manifestazione dei sintomi, al fine di impedire una cronicizzazione degli stessi o una evoluzione verso atteggiamenti posturali permanenti errati.
Discipline come il Qi Gong e/o il Tai Chi Chuan con la conoscenza, la pratica ed il tempo cambiano il corpo e cambiano la mente donando benessere e longevità.
L’importanza della postura nel Tai Chi Chuan é purtroppo troppo spesso sottovalutata o richiamata “a parole” senza apportare però un reale cambiamento in quelle che sono le “abitudini” (posturali) dei praticanti. Occorre tener presente che non è possibile comprendere l’energia se non si tiene conto di quello che i cinesi definiscono “Song”; song è tradotto spesso con “rilassamento” ma questa “idea” porta spesso il praticante ad avere una struttura moscia pur mantenendo (a causa di errori posturali) parti del corpo inconsapevolmente rigide.
E’ facile identificare questa problematica quando si vedono praticanti con le dita innaturalmente flesse e vuote (moscio anzichè song), le spalle alte (rigide), la testa che penzola in avanti e la zona lombare contratta (rigidità); tutto questo denota facilmente una postura non corretta e condizioni dove non può realizzarsi il trasferimento energetico e nemmeno una condizione di benessere.
Song é un rilassamento attivo, dove tutti i tendini, i muscoli, le fasce, ecc, sono in una leggerissima estensione, questo “rilassamento attivo”, song, necessità di un atteggiamento posturale assolutamente corretto, i Principi ci dicono come dobbiamo “allineare” ed impostare il corpo, se non abbiamo una buona postura non potremo ottenere un buon Tai Chi (e nemmeno una buona salute), questo aspetto è fondamentale per non avere blocchi e rigidità che comprometterebbero il trasferimento energetico che, così come indicato nei testi classici nasce nei piedi e si manifesta nelle dita: “l’energia nasce dalla radice, che stà nei piedi, si sviluppa (o esplode) nelle gambe, è controllata dalla vita e si manifesta nelle dita”. Per “si manifesta nelle dita” possiamo intendere in ogni parte del corpo, nei classici é detto “nelle dita” in quanto questa è effettivamente la parte del corpo più lontana dal punto di origine dell’energia cioè dai piedi.
Se il corpo non ha un assetto posturale corretto non potrà mai essere radicato, morbido, flessibile, non saremo in grado di neutralizzare l’energia di un opponente, e la nostra energia si bloccherà in qualche punto senza che ce ne rendiamo conto, questo oltre a non consentire una efficacia “marziale”, non consentirà nemmeno di ottenere i benefici salutistici che una buona pratica del Tai Chi Chuan può garantire.
Occorre ricordare che l’obiettivo della pratica del Tai Chi Chuan non è il movimento ma comprendere le energie. Con comprendere dobbiamo intendere la capacità di “sentirle e trasformarle” a nostro vantaggio, per questo occorre sia aver acquisito la capacità di “comprendere” l’energia dell’avversario che aver “compreso” le nostre e riuscire, in un tempo che non deve richiedere pensiero ma azione (questo stadio si chiama Shen Ming, cioè avere una “mente chiara e luminosa” dove tutto avviene nel modo giusto senza doverci pensare), a coordinare, armonizzandole, la propria energia esterna con la propria energia interna, che devono entrare in relazione con quelle dell’altra persona. Cosa che va ben oltre l’esecuzione di qualche posizione o movimento tipici del Tai Chi Chuan.
Quello che vogliamo è essere agili, radicati, morbidi, flessibili per poter neutralizzare le energie che possono investirci e vogliamo avere l’abilità di accumulare ed emettere energia (non forza!, La forza è un’altra cosa!) ed attraverso la morbidezza (e l’equilibrio corpo-mente) essere in grado di realizzare un qualcosa che potremmo associare all’effetto della frusta, che grazie alla sua morbidezza e flessibilità riesce a diventare da morbida a dura nel momento in cui scocca o arriva sul bersaglio.
Tutto questo senza una postura corretta non è possibile!
Come si può migliorare la nostra postura? Attraverso una buona pratica del Tai Chi Chuan, attraverso un lavoro individuale ed un lavoro a coppie, posizioni statiche e lavoro dinamico, calmando le nostre emozioni e rispettando i Principi fondamentali, in una parola, tanta pratica! Tanto buon Tai Chi Chuan!