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Con l’approfondirsi della pratica si inizieranno ad applicare le energie studiate nella forma, che riveleranno nel lavoro a coppia tutta la loro valenza marziale e dimostreranno la qualità del lavoro svolto e che può effettivamente portare ad un miglioramento del benessere e della qualità della vita.
Lo studio e la pratica della Forma, sia essa svolta a mani nude o con le armi tipiche dello stile praticato, insegna ad avere una giusta postura e ad eseguire dei movimenti morbidi, rilassati, eseguiti con una nuova coscienza motoria (che deriva dallo studio del Nei Gong o lavoro interno), con una mente calma ed equilibrata, quasi con una “intelligenza motoria” autonoma ed indipendente dal nostro aspetto caratteriale, ed a comprendere le proprie tensioni e le proprie rigidità, ricercando la concentrazione e l’ascolto di se stessi similmente ad una meditazione in movimento, eliminando pensieri “parassiti” ed impegnandoci in un importante lavoro mentale; con la pratica della Forma si apprendono le otto energie tipiche di tutti gli stili di Tai Chi Chuan, si imparano passi e movimenti, si impara a muoversi in modo rilassato e naturale, elastico e morbido.
Praticare Tai Chi Chuan sviluppa una respirazione naturale e profonda che ossigena il corpo apportando benefici a tutto l’organismo.
La pratica della Forma è sia uno straordinario esercizio individuale che, quando eseguito in armonia con gli altri, un meraviglioso lavoro di gruppo dove le sensazioni sono amplificate dal muoversi armoniosamente, in modo omogeneo, come un solo Essere.
Nella pratica a coppie l’ascolto di se stessi e delle proprie rigidità passa inevitabilmente all’ascolto dell’altro, all’accettazione delle energie altrui, alla comprensione delle rigidità dell’altro, dell’esistenza di ricorrenti blocchi fisici e/o emotivi, senza giudicare nè se stessi nè gli altri, senza opporsi, senza resistenze, ma “guidando” le altrui energie in modo da trasformarle favorevolmente per noi stessi ed in modo che siano di insegnamento reciproco. Nel lavoro a coppie l’apprendimento passa inevitabilmente, oltre che da se stessi, anche dall’altro.
Questo lavoro è, come tutto ciò che riguarda il Tai Chi Chuan, sia un lavoro fisico che mentale, che comporta un notevole impegno, adattamento e trasformazione di moltissimi aspetti caratteriali e psicologici, emotivi e relazionali, ovviamente anche fisici e posturali, insegnandoci che “l’altro” è soltanto “un altro noi” e noi facciamo parte di tutti gli altri. Nel lavoro a coppie, cedere non significa soccombere, non è arrendersi ma trasformare al momento opportuno, proprio per non soccombere, applicando il cambiamento per far diventare ad esempio una pressione a cui siamo sottoposti, una risorsa energetica a nostro vantaggio.

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